
Anemia sideropenica: cos’è, cause, sintomi e come affrontarla

L’anemia sideropenica è la forma di anemia più diffusa al mondo. Si tratta di una condizione in cui i livelli di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue, sono troppo bassi. La definizione “sideropenica” deriva proprio dalla sua origine: la carenza di ferro, elemento indispensabile per la sintesi dell’emoglobina.
Le principali cause
La mancanza di ferro nell’organismo può avere diverse origini:
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Alimentazione povera di ferro: diete che non includono sufficienti fonti di questo minerale.
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Difficoltà di assorbimento: condizioni che limitano l’assorbimento intestinale del ferro.
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Perdite di sangue: emorragie visibili o occulte che riducono le scorte di ferro nel tempo.
I sintomi dell’anemia sideropenica
Uno degli aspetti più insidiosi di questa condizione è che i sintomi sono spesso poco specifici. Tra i più comuni troviamo:
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senso di stanchezza e affaticamento generale;
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fiato corto o affanno durante l’attività fisica;
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riduzione della capacità di concentrazione.
Se trascurata, l’anemia sideropenica può portare a conseguenze significative sulla qualità della vita e sul benessere generale.
Come affrontarla
Poiché il problema di base è la carenza di ferro, il primo passo è adottare una dieta che includa alimenti ricchi di questo minerale, come carne rossa magra, legumi, pesce e verdure a foglia verde. Un utile accorgimento è associare le fonti di ferro a vitamina C, che ne migliora l’assorbimento.
In molti casi, però, il solo cibo non è sufficiente a compensare la carenza. Per questo gli integratori di ferro rappresentano spesso una soluzione indispensabile, da scegliere con l’aiuto del medico o del farmacista per garantire efficacia e buona tollerabilità.